lunedì 23 ottobre 2017

La bolla d'aria: come relazionarsi con il prossimo

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Come bisogna approcciarsi al prossimo per incominciare una chiacchierata amichevole?
Prima di tutto occorre rispettare la bolla d'aria di ognuno di noi, mantenere una distanza di sicurezza dalla persona con cui vogliamo relazionarci. E' molto importante non invadere lo spazio degli altri: 
non troppo vicini e non troppo lontani, poi dipende dalla persona con cui ci stiamo interagendo.
Vi potete accorgere subito se la persona è a disagio oppure si sente a suo agio e quindi incomincia a parlare e a comunicare con noi con naturalezza. Se si stabilisce una sintonia avrete immediatamente dei segnali positivi sia visivi - la postura del corpo, il sorriderci - che nel tipo di comunicazione che sarà piacevole e scorrevole.
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Per avere una buona relazione con gli altri è fondamentale tenere a mente pochi concetti:
imparare a contenersi,
rispettare i tempi e le distanze degli altri. 

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In teatro quando si recita, occorre ricordarsi appunto che stiamo recitando, non serve l'esuberanza. La recitazione è credere in cosa si sta facendo e ricordarsi che si sta parlando ad un pubblico.

Nei prossimi articoli approfondiremo gli aspetti principali con cui il teatro favorisce la comunicazione, la padronanza degli spazi e dei tempi.

Alla prossima!

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giovedì 19 ottobre 2017

Il bello del teatro: citazione di Orson Welles su foto di Fabio Barettin


Il teatro resiste come un divino anacronismo. (Orson Welles)

Per la rubrica Il bello del teatro, oggi una citazione di Orson Welles su una foto che a dir poco favolosa, di Fabio Barettin dal teatro La Fenice di Venezia sullo spettacolo La Favorita.
Ringraziare Fabio in ognuna di queste occasioni è doveroso, ci regala degli scatti inediti e stupendi, che ci consentono di sbizzarrirci per dedicare delle citazioni importanti e raccontare qualcosa sul teatro.

Perché il bello del teatro? Come si fa a definirlo "Un divino anacronismo"? 
Poichè nel teatro si creano ad arte artefatti e magici scenari in cui la realtà è fuori dal contesto storico, gli errori che catapultano lo spettatore all'interno della rappresentazione, li estranea dal contesto al di fuori del tempo. A volte sono intenzionalmente inseriti nel contesto per enfatizzare un oggetto, un soggetto, un ritaglio del racconto. Divino perché ci fa risalire la china della umana creatività, a nostra insaputa stimola la fantasia e l'immaginazione nella creazione di spettacoli atemporali, che parlano al cuore, al centro dei sentimenti e non lasciano indifferenti nè spettatori nè attori. Tutti ne escono arricchiti e diversi.

Letteralmente anacronismo significa "errore o arbitrio cronologico per cui si attribuiscono a un’età usi, costumi, fatti propri di un’altra" (cit Garzanti lingua). Un fatto contro tempo, dal greco anachronismós, comp. di aná ‘contro’ e chrónos ‘tempo’.

Orson Welles sapeva bene come questo fosse possibile, debuttò all'eta di 23 anni in modo un po' insolito, narra la leggenda che durante una trasmisisone radiofonica La guerra dei mondi, fece credere alla popolazione in ascolto che ci sarebbe stato a breve un attacco di marziani! Questo fatto, vero o non vero gli procurò la fama necessaria per avere un contratto per la realizzazione del suo primo film con grande libertà di azione. Fu un regista, produttore cinematografico, attore, sceneggiatore e scrittore.

Alla prossima! 
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domenica 15 ottobre 2017

Il bello del teatro: citazione di Eduardo De Filippo su foto di Fabio Barettin



Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia.
(Eduardo De Filippo)

Per la raccolta di citazioni con tema il teatro nella rubrica Il bello del teatro, oggi una frase di Eduardo De Filippo, su una foto del nostro oramai collaboratore fisso: il fotografo Fabio Barettin, in queste foto di scena dalla "Fenice" nello spettacolo de "La Favorita".

Il teatro è fantasia, immaginazione, improvvisazione animata da quell'impeto funesto e al tempo lieve, imprime quella forza ed energia che si spende calcando le scene, assaporando il sudore del lavoro, la gioia di donarsi e ritrovarsi, di specchiarsi nell'altro e in se stessi in un gioco continuo tra le luci del palcoscenico e della vita.

Maverick Clow,
Alla prossima!
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venerdì 8 settembre 2017

Educare al rispetto di se stessi


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La mia esperienza decennale nel campo dell'animazione e del teatro mi ha portato all'osservazione del comportamento umano con una particolare attenzione al mondo dei bambini. Avere a che fare con il mondo infantile è una risorsa continua e occorre mettersi in gioco in modo che l'educazione sia al rispetto del prossimo e all'arricchimento della persona. I bambini vanno accompagnati nel cammino della vita anteponendo sempre i valori primari Amore, Rispetto, Fiducia, Approvazione affinché diventino degli uomini sereni, felici e fiduciosi nelle proprie capacità.
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giovedì 7 settembre 2017

Aforisma dell'asino di Giovanni Maria Vianney

Giovanni Maria Vianney in un anedotto tratto dal libro "La perfetta Letizia" Edizione Gribaudi di Giusy Bedetti - 1991.

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venerdì 25 agosto 2017

Gli scatti inediti di Fabio Barettin da Maverick Clown per il Bello del Teatro

Nasce una nuova collaborazione sul blog Maverick Clown, per la rubrica "Il bello del Teatro" ospiteremo un fotografo di scena, Fabio Barettin e i suoi scatti estemporanei ricchi di fascino in uno dei teatri più importanti del panorama italiano, ovvero la Fenice di Venezia.
Intanto un ringraziamento all'amico di sempre, uomo sensibile all'arte e alla bellezza del dettaglio, la suggestione del palcoscenico. Avrete modo di conoscerlo in questa veste di fotografo e nei suoi scatti scenici, che ci consentiranno di unire citazioni, frasi e pensieri sul mondo del teatro e la bellezza delle immagini.

Iniziamo questa nuova avventura proponendovi una citazione di Seneca su una foto di Fabio da La Favorita, vi lasciamo quindi ad assaporare il frutto di creatività diverse per il raggiungimento di un lavoro inedito e originale.

Alla prossima,
Mary :D

Fabio Barettin - Scatto Inedito da La Favorita - Teatro La Fenice Venezia

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martedì 27 giugno 2017

Citazioni Teatro Pier Paolo Pasolini

"Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello."

Pier Paolo Pasolini


Cari amici,
oggi un interlocutore di prim'ordine Pier Paolo Pasolini e il suo concetto di Teatro Nuovo in cui ci rammentava nel Manifesto per un nuovo teatro "Nuovi argomenti", gennaio marzo 1968 - che:

"le idee, sono i reali personaggi di questo teatro"


E differenziava tra il "Teatro della  Chiacchiera, del Gesto o dell'Urlo e il Teatro della parola, ovvero nel primo la chiacchiera, appunto, sostituisce la Parola (per es . , anziché dire, senza humour , senza senso del ridicolo e senza buona educazione, "Vorrei morire", si dice amaramente "Buona sera"); il teatro del Gesto o dell'Urlo, è il teatro dove la parola è completamente dissacrata, anzi distrutta, in favore della presenza fisica pura." 

Il teatro della Parola è un rito culturale, come dice Pasolini stesso:
l teatro è comunque, in ogni caso, in ogni tempo e in ogni luogo, un RITO! Un rito culturale in cui l'attore è o portatore di un messaggio (il Teatro!) che trascende il testo: ma è il veicolo vivente del testo stesso.

Alla prossima! 

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sabato 24 giugno 2017

Il Teatro è poesia

Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.
Federico Garcia Lorca.



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Filastrocca esercizio per timbro vocale di Vittorio Gassman

FILASTROCCA

Punto primo il VOLUME
nelle sue varietà
si parla ad ALTA voce
e se parli a un tal che passa
il volume Cambierà
Tu puoi parlare agli altri
o puoi parlare per te
parlare ad un GRANDE pubblico
parlare a DUE o a TRE
Puo' sembrar molto facile
ma facile non è
I U O A E

Punto secondo  IL TIMBRO
nelle sue modalità
si parla RAUCHI o LIMPIDI
di GOLA oppur SI VA
cercando anche nel NASO
altre sonorità
un SOFFIO appena udibile
un URLO un CRA CRA CRA
di petto dalle viscere
di TESTA e ancor ce n'è
certo che sembra facile
ma facile non è
I U O A E

Questa filastrocca canzoncina inventata da Vittorio Gassman viene usata in molti laboratori teatrali per insegnare l'uso della voce nelle sue sfumature.
Puoi recitarla semplicemente, cantarla, spezzarla e inventarti un modo tuo per personalizzarla. Ripeti più volte l'esercizio per prendere dimestichezza con la tua voce.
Soprattutto perché questo esercizio sia funzionale, registrati e riascoltati dopo numerose prove. Cerca di dare una vera intonazione a ciò che dici. Lascia passare qualche giorno e riprova.
Annota i tuoi progressi e le tue difficoltà sulle quali dovrai lavorare con spirito creativo.
Tieni aggiornato il tuo quaderno degli esercizi.

Ti propongo quindi una iniziativa per te: puoi cimentarti a creare un video o audio con la tua esercitazione, invialo alla nostra mail e vediamo che succede!!!
Ti aspetto...!





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mercoledì 22 marzo 2017

Quel meraviglioso posto che si chiama teatro

IMAGE CREDIT: Brooke Binkowski - Northern Lights Chickaloon, Alaska 
https://www.flickr.com/photos/brookebinkowski/14201938079/
https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/
“The stage is a magic circle where only the most real things happen, a neutral territory outside the jurisdiction of Fate where stars may be crossed with impunity. A truer and more real place does not exist in all the universe.”
P.S. Baber, Cassie Draws the Universe

Il palcoscenico è come un cerchio magicoL'archetipo del cerchio magico è collegato al rituale con cui si tracciava un cerchio per creare una sorta di protezione dalle interferenze esterne e creare uno spazio dove attingere alla armonia di se stessi, alla propria meravigliosa perfezione e nel cercare di essere se stessi, sgominando paure e incertezze.
Anche il teatro crea uno spazio magico in cui ognuno di noi puo' riuscire ad esprimersi con il corpo e con la parola, affrontando la vita con una sicurezza diversa.

Un territorio neutrale al di fuori della giurisdizione del Fato

Sul palcoscenico posso esprimere liberamente tutti quelli che sono i miei pensieri, paure e incertezze, ma anche le mie sicurezze senza il limite di essere giudicato da me stesso e dagli altri.
Riesco ad essere e comportarmi in un modo che magari nella vita reale non riuscire. E' esattamente un territorio neutrale dove non ci sono le regole e i condizionamenti della vita normale.

Dove le stelle possono essere scavalcate impunemente
Nel teatro posso volare, nella vita reale no.

Un posto più vero e più reale non esiste in tutto l'Universo. 


Cassie Draw the Universe  di PS. BABER

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martedì 14 marzo 2017

Dal teatro al dipinto - Jacques-Louis David


Per la rassegna il Teatro nell'arte pittorica, dal Teatro al Dipinto: oggi vi proponiamo un dipinto di Jacques-Louis David - La morte di Seneca, olio su tela, Musée du Petit-Palais, Parigi.
  
David frequenta attori e drammaturghi che consentono al pittore di avere un approccio teatrale alle sue opere. Ogni movimento e linea è il risultato di una ricerca per esaltare l'aspetto drammatico delle emozioni.

Ne "Il giuramento degli Orazi" si evince questa vivida necessità di resa drammaturgica.

Di Jacques-Louis David - La morte di Seneca, 1773, Parigi, Petit-Palais
La morte di Seneca, olio su tela, Musée du Petit-Palais, Parigi
Credit Link
Di Jacques-Louis David - http://www.artrenewal.org/asp/database/art.asp?aid=40&page=3, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4870509
 
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mercoledì 8 marzo 2017

Dal teatro al dipinto - Edgar Degas


Per la rassegna il Teatro nell'arte pittorica, dal Teatro al Dipinto: oggi vi proponiamo un dipinto di Edgar Degas - L'orchestra dell'Opera. Degas è considerato  il precursore dei futuri tagli cinematografici. Molte delle sue opere sono ispirate al teatro, caffè concerto e ritagli del dietro le quinte, come in questa scena in cui viene ritratta la fossa degli orchestrali, lo spazio dedicato all'orchestra e i musicisti.

Lo spazio era suddiviso in tre zone, la prima dedicata al pubblico, la seconda la fossa dedicata ai musicisti e infine la terza con il palcoscenico, in questo caso rappresentato
dalle ballerine, delle quali vengono risaltate solo le gambe, luminose in fondo alla scena. In molte altre opere si notatno attimi rubati nella preparazione delle ballerine: il tema della danza infatti era molto caro al pittore.
Una chicca è il ritratto dell'amico Désiré Dihau, musicista presso l'Opera di Parigi, che potete vedere al contrabbasso.
Edgar Degas (1834-1917) L'orchestra dell'Opéra 1870 circa Olio su tela  Cm 56,5 x 45 

Edgar Degas, Miss La La at the Cirque Fernando, 1879

 
Edgar Degas - Prove di balletto su scena - 1874 - Olio su tela 65 x 81 cm

Link Credit
Di Edgar Degas - National Gallery, London, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30676571
Di Edgar Degas - The Yorck Project: 10.000 Meisterwerke der Malerei. DVD-ROM, 2002. ISBN 3936122202. Distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=150073
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domenica 29 gennaio 2017

Laboratori Teatrali presso Scuola Primaria Leonardi Verona

Laboratori Teatrali - Scuola Leonardi Verona
Iniziano i laboratori teatrali per tutte le classi nella Scuola Leonardi di Verona, grandi preparativi per un programma ricco e intenso di esercizi propedeutici di base a seconda del livello scolastico, le capacità del gruppo.

Ogni anno scolastico è stato foriero di un entusiasmante processo di crescita, del singolo e dell'insieme del gruppo. Quest'anno come tutti gli altri anni,  la programmazione comprende sia le classi della materna fino alla quinta elementare, un lavoro immenso che darà frutti incredibili!

La scoperta dello spazio scenico, della interpretazione dei fatti, della prospettiva diversa sempre farcite di spontaneità e fantasia. I bambini attraverso i miei laboratori acquisiscono e sono stimolati ad accrescere le proprie sensibilità immaginative e i mezzi per poterle estrapolare attraverso la recitazione, il coraggio di mettersi in relazione con gli altri e il focus verso un obiettivo comune.

Ci sarà da divertirsi!

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venerdì 27 gennaio 2017

Festa di compleanno: e se festeggiassimo i nostri miglioramenti?

"Se non festeggiate il fatto di diventare più vecchi allora che cosa festeggiate?"
"Il fatto di diventare migliori." fu la risposta "Festeggiamo quando pensiamo di essere divenuti migliori e più saggi. Ma solo il diretto interessato puo' sapere quando questo accade, e sta a lui informare gli altri che è arrivato il momento di organizzare una festa."
Ecco qualcosa che dovrò ricordare!

Dal libro  "E venne chiamata due cuori" di Marlo Morgan, per acquistarlo qui.





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giovedì 12 gennaio 2017

Dal Teatro al Dipinto

Per la rassegna il Teatro nell'arte pittorica, dal Teatro al Dipinto: oggi vi proponiamo un dipinto di Adolph von Menzel Théâtre du Gymnase (Paris) 1 gennaio 1856

Google Art Project per info.


Adolph Menzel - Théâtre du Gymnase in Paris - Google Art Project
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